7 Marzo 2013
8 MARZO: COLDIRETTI MARCHE, DAL MACROBIOTICO ALLA FATTORIA SOCIALE L’IMPRESA ROSA FA INNOVAZIONE

Colture macrobiotiche, fattorie sociali, ippoterapia. Le imprese agricole rosa puntano sull’innovazione per battere la crisi, come testimonia l’analisi di Coldiretti Marche in occasione della festa della donna. Secondo un’elaborazione Coldiretti su dati Istat, nelle Marche sono oggi attive circa 13mila aziende agricole a conduzione femminile (9.300 quelle anche iscritte alla Camera di Commercio), mentre altre 32mila sono le donne che lavorano nelle campagne come manodopera familiare e non. L’agricoltura si piazza al secondo posto dopo il commercio e davanti al settore manifatturiero, con una donna su quattro che sceglie la campagna per avviare la propria attività. A caratterizzare le imprese rosa è soprattutto la capacità di avviare attività innovative e “alternative” rispetto alla produzione tradizionale. E’ il caso di Maria Letizia Gardoni, giovane imprenditrice di Osimo che coltiva ortaggi macrobiotici con cui rifornisce i ristoranti della provincia. Un settore in ascesa, tanto che la ragazza, delegata regionale dei giovani della Coldiretti, ha dovuto raddoppiare la produzione. Sul sociale puntano, invece, Francesca Gironi, Barbara Aureli e Federica De Luca. Francesca ospita a Staffolo (Ancona) in azienda cinque giovani con problemi di disabilità, in collaborazione con Asur e Comuni di Jesi e Porto Recanati, per facilitarne il reinserimento lavorativo. Barbara e Federica sono, invece titolari di due agrinidi rispettivamente a Pievebovigliana e San Ginesio (Macerata). Molto interessante è anche la storia di una giovane di Magliano di Tenna (Fermo), Michela Muccichini che, appena laureata, ha deciso di utilizzare un terreno di famiglia (il padre lavora nel calzaturiero) per piantarci il grano e produrre pane e altri prodotti da forno che stanno andando a ruba. Nel Pesarese Alice Aiudi gestisce l’agriturismo Locanda Montelippo a Colbordolo e produce frutta e verdura che trasforma in marmellate sottolio, sottaceti e sughi pronti, commercializzati direttamente nel punto vendita aziendale accreditato a Campagna Amica. Le sorelle Podgornik di Urbino sono, invece, due ragazze che un paio di anni fa hanno deciso di utilizzare i pochi ettari del terreno di famiglia (il padre è autista di autobus) per avviare la produzione di pane, fatto con grano biologico, e venduto nel mercati degli agricoltori promossi dalla Coldiretti. Il pane ha un grande successo, tanto che il giro di allarga e le due sorelle decidono di investire addirittura nella realizzazione di un mulino aziendale per lavorare da sé il frumento prodotto.     

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