3 Maggio 2024
Aprol Marche, gli olivicoltori hanno un nuovo presidente: Sabbatini Rossetti succede a Federici

È Francesco Sabbatini Rossetti, olivicoltore di San Marcello, il nuovo presidente di Aprol Marche. L’Organizzazione che riunisce i produttori del settore olivicolo si è riunita nei giorni scorsi nella sede di Coldiretti Marche alla Baraccola, per l’approvazione del bilancio e per eleggere il nuovo consiglio direttivo. Rossetti, 49 anni, è stato indicato dal nuovo direttivo composto da Giovanni Romiti (Montefelcino), Antonio Biancucci (Fermo), Adriano Geminiani (Ascoli Piceno), Alice Brignoni (Corinaldo), Luigi Sopranzetti (Cingoli), Mauro Pucciarelli (Caldarola). Passaggio di consegne, dunque, dopo i 15 anni di presidenza di Pierluca Federici. “L’associazione ha lavorato tanto e insieme abbiamo affrontato momenti difficili – ha detto Federici – sono soddisfatto di quanto è stato fatto negli anni a beneficio delle aziende olivicole. Un rinnovo giusto e spero che ci siano tanti giovani promesse in questo settore”. Solo nell’ultimo biennio, Aprol ha organizzato oltre 70 iniziative tra convegni, degustazioni ed eventi di promozione dell’olio, coinvolgendo centinaia di persone, giovani compresi se guardiamo all’incontro dello scorso ottobre a San Marcello con quattro classi della scuola primaria e i loro docenti. Tanti servizi a disposizione delle aziende tra assistenza tecnica, sviluppo dell’impresa, corsi di potatura e commercializzazione di prodotto. Coldiretti Marche ha messo a disposizione di recente tre tecnologi alimentari: esperti della trasformazione del prodotto e dell'etichettatura, che supporteranno le aziende nell’analisi del prodotto per affrontare le norme sempre più stringenti che riguardano l’hccp, gli aspetti igienico sanitari di laboratorio, la tracciabilità in etichetta, eccetera. “Servizi che per i soci significa abbattere i costi di produzione e per i consumatori il poter contare su un prodotto finale Made in Italy di altissima qualità - spiega il direttore di Coldiretti Marche, Alberto Frau – da parte nostra l’attenzione su questo settore è alta e lo abbiamo dimostrato con l’indicazione di origine obbligatoria in etichetta e, qui nelle Marche, spingendo per ottenere un legge regionale sull’oleoturismo che consentisse alle aziende di organizzare eventi in campo per promuovere i propri prodotti e, di conseguenza, tutto il territorio”. Nelle Marche oltre 18mila aziende si dividono i circa 9.500 ettari di oliveti. Sono presenti 141 frantoi. A causa delle condizioni meteo la produzione 2023, con 1.452 tonnellate di olio (oltre il 40% in meno rispetto alla media degli ultimi 5 anni) la produzione marchigiana ha seguito il trend internazionale. “Coldiretti – conclude David Donninelli, responsabile di Aprol Marche - da anni chiede un piano strategico regionale dell’olivicoltura che metta al centro le aziende che sono sul mercato, producono reddito e occupazione, oltre al recupero dei tanti uliveti abbandonati che devono essere rinnovati per ridare ossigeno e speranze ai territori”.

seguici su 👍