19 Febbraio 2020
Salumi e vini marchigiani di qualità, la minaccia arriva dai colossi del web

Le piattaforme di compravendita online come ultima frontiera della pirateria agroalimentare e dell’italian sounding. E la nostra regione non viene certo risparmiata da prodotti esteri spacciati per denominazioni di qualità garantita. Lo rende noto Coldiretti Marche alla lettura del report 2019 dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari che oltre a lavorare attentamente sulle aziende agricole sul territorio nazionale, ha effettuato oltre 3mila interventi fuori dei confini nazionali e sul web negli ultimi 4 anni.

Il tutto a tutela del Made in Italy agroalimentare. Anche in collaborazione con gli stessi colossi del web come Alibaba, Amazon ed Ebay. Tra il 2015 e il il 2019 sono stati segnalati 27 casi di contraffazione di Salamini Italiani alla Cacciatora, dop che nasce anche dagli allevamenti marchigiani. Circa la metà solo nell’ultimo anno a testimoniare l’intensificare dei controlli anche su questo fronte.

Tra i salumi contraffatti c’è anche il Ciauscolo (2 casi bloccati da Ebay nel corso del 2019). Tra i casi riscontrati anche i wine kit (283 casi negli ultimi 4 anni) che vedono triste protagonista anche il Verdicchio dei Castelli di Jesi, scoperto in Canada dove il nome del principale vino regionale viene associato a una bevanda che si può produrre in casa con un preparato solubile in acqua. “La tutela dell'agroalimentare deve avvenire ad ogni livello e in ogni contesto – sottolinea Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche - Oggi la contraffazione dei prodotti e la pirateria alimentare rappresentano un furto di valore e di identità che compromette l'economia, l'occupazione e l'immagine di un settore che fonda la propria forza sulla riconoscibilità e sulla distintitività. Le piattaforme digitali se da una parte rappresentano un'ottima occasione di vendita e promozione, dall'altra possono veicolare le frodi che colpiscono imprenditori onesti e cittadini. Per tale motivo, l'Osservatorio sulle Agromafie e la sempre indispensabile collaborazione delle forze dell'ordine rendono il percorso di monitoraggio e tutela un'indispensabile attività di controllo e garanzia a sostegno di una filiera necessaria per lo sviluppo della nostra regione”.

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