Il pagamento del Canone di occupazione del suolo pubblico per gli accessi a raso ai terreni rappresenta una tassa ingiusta che va eliminata. E’ la denuncia della Coldiretti Ancona, dopo che molte aziende agricole si sono viste reclamare dalla Provincia di Ancona il versamento della Cosap, nell’ambito del Piano di regolarizzazione dei passi carrabili. Gli accessi agricoli più ricorrenti sulle strade del territorio sono quelli a raso, ovvero dove la carreggiata confina direttamente con il terreno, senza che siano presenti marciapiedi o altre opere. “Una condizione che dovrebbe esonerare gli agricoltori dal pagamento della tassa – spiega Emanuele Befanucci, presidente della Coldiretti Ancona -, come del resto ribadito, tra l’altro, dalla Suprema Corte la quale ha affermato che sono esclusi dal tributo “gli accessi che siano a filo col manto stradale, cosiddetti a raso”. Tale strada è già stata seguita da diversi Comuni e Province nella predisposizione dei propri regolamenti in materia. “Ciò considerato – continua Befanucci -, chiediamo alla Provincia di Ancona di verificare il problema in questione, anche al fine di evitare l’avvio di un contenzioso da parte delle aziende interessate. Il settore agricolo non vuole sottrarsi, ovviamente, agli adempimenti del Codice della strada o a quelli del Regolamento provinciale, ma riteniamo che debba essere fatta chiarezza”. Visto che la scadenza per mettersi in regola è stata fissata al 31 maggio, Coldiretti ha chiesto alla presidente Patrizia Casagrande un incontro urgente per definire la faccenda e, contestualmente, la concessione di una proroga, così da evitare di penalizzare gli agricoltori interessati.