16 Settembre 2011
COLDIRETTI ANCONA, PIU’ PANE DAI CAMPI PER FRENARE IL CALO DEI CONSUMI (-2,7%)

Ogni famiglia marchigiana ha speso nel 2010 175 euro in prodotti di panetteria
Più pagnotte dai campi per frenare il calo dei consumi che fa segnare una diminuzione del 2,7 per cento del pane sulle tavole. E’ l’obiettivo di Coldiretti Ancona che sta promuovendo sul territorio una campagna di informazione rivolta alle aziende agricole che intendono vendere direttamente il pane prodotto con il proprio grano. Il tutto utilizzando i circuiti di vendita della Filiera agricola tutta italiana, dai Mercati ai Punti di Campagna Amica, fino alle Botteghe di prossima apertura. “Un’opportunità resa possibile dal decreto del ministero dell’Economia e delle finanze che ha recentemente confermato che il pane è a tutti gli effetti un prodotto della trasformazione agricola – spiega il presidente di Coldiretti Ancona, Maurizio Monnati -. In questo modo le imprese  impegnate nella coltivazione del grano, soprattutto se coinvolte nell’attività agrituristica e di vendita diretta, possono trovare una importante occasione di integrazione del proprio reddito, oltre ad offrire ai cittadini un prodotto davvero made in Marche”. Tra l’altro il settore del pane sta vivendo una crisi degli acquisti, con le ultime rilevazioni Ismea che indicano un calo del 2,7 per cento rispetto all’anno precedente, mentre aumenta il consumo dei sostituti come pane in cassetta, grissini, crackers (+4,3 per cento). Un trend confermato dal fatto che nel 2010 ogni famiglia marchigiana ha speso 175 euro in pane e cereali, contro i 179 del 2009, secondo l’Istat.

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