19 Luglio 2012
COLDIRETTI, DAL BIOGAS ALLA CANAPA ISOLANTE AGRICOLTURA MOTORE DELLA GREEN ECONOMY

Dall’impianto di biogas a impatto zero alla canapa usata come isolamento per le case, dalla filiera corta al welfare rurale, l’agricoltura marchigiana rappresenta oggi uno dei motori della Green economy nella nostra regione. A sottolinearlo è la Coldiretti Marche in occasione della presentazione della ricerca sulle “Marche del nuovo made in Italy” a Treia, nel seminario “La bellezza è ecologica” promosso da Symbola in collaborazione con Regione Marche, Unioncamere, Legambiente e altre realtà del territorio. Sul fronte delle agroenergie, a Sant’Angelo in vado c’è il primo impianto a biogas a impatto zero sul territorio, realizzato dall’azienda agricola Luzi. Ma sono tanti gli agriturismi che si garantiscono l’autosufficienza energetica attraverso l’uso combinato di fotovoltaico, geotermico, riscaldamento a biomasse. La canapa è, invece, al centro di un progetto per la realizzazione di materiale coibentante da usare nella costruzione delle case. Gli scarti delle olive, continua Coldiretti, possono essere, invece, usati per la produzione di energia, secondo una ricerca condotta da Università Politecnica delle Marche e Asteria. Ma Green economy significa anche filiera corta. La rete promossa dalla Coldiretti nell’ambito del progetto della filiera agricola italiana è oggi il maggior esempio di vendita diretta presente in regione. Ai 43 Mercati di Campagna Amica attivati nei principali centri del territorio si sono aggiunte le Botteghe (cinque quelle attive per ora, ma il numero triplicherà nei prossimi mesi), mentre le aziende accreditate che vendono direttamente ai cittadini sono più che raddoppiate nello spazio di un anno, oltrepassando quota 200. Accanto alla filiera corta “tradizionale”, per i marchigiani diventa sempre più facile acquistare anche prodotti biologici. Sul territorio regionale sono presenti, infatti, quasi 200 aziende che fanno vendita diretta, oltre 170 agriturismi, 38 ristoranti e 47 negozi specializzati, 29 gruppi di acquisto solidale e i 12 mercatini (dati Biobank). Ma anche il welfare rurale rappresenta oggi un’occasione di sviluppo sostenibile per le zone interne. Ne sono un esempio gli agrinido che stanno sorgendo sul territorio regionale, in attesa di dare il via alle agriresidenze per anziani.

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