9 Luglio 2011
COLDIRETTI: I MARCHIGIANI TIRANO LA CINGHIA, NEL 2010 -120 EURO PER LA SPESA A TAVOLA

I marchigiani tirano la cinghia e, a causa dell’aumento delle spese per abitazione, sanità e trasporti,  risparmiano su tutti i principali generi di consumo. Ad affermarlo è un’analisi di Coldiretti Marche su dati Istat relativi al 2010 . Rispetto all’anno precedente nelle case della regione si sono spesi 88 euro in più al mese (da 2.434 euro a 2.522 euro), che sono però andati soprattutto per casa (+2 per cento), cure mediche (+0,3 per cento),  spostamenti (+1,7 per cento), libri per la scuola e tasse scolastiche (+0,5 per cento). Il peso degli acquisti per gli alimentari sul totale è diminuito, invece, dell’1,1 per cento. Dal 2008, quando i marchigiani avevano il primato nazionale per la spesa per il cibo, con 516 euro al mese (il 20,4 per cento del totale), si è scesi ai 481 euro al mese (il 19,8 per cento del totale) del 2009 e ai 471 attuali (18,7 per cento). Resiste però l’attenzione alla qualità del prodotto, come dimostrano i dati sugli acquisti diretti dal produttore (nel 2010 sono stati 190mila i cittadini marchigiani che hanno fatto la spesa in uno dei 29 mercati degli agricoltori attivati dalla Coldiretti in regione, per un giro d’affari stimato in 1,4 milioni di euro) e il trend positivo del biologico. Analizzando le altre voci di spesa, diminuiscono anche gli acquisti di sigarette (-0,2 per cento), assieme a quelli di abbigliamento (-0,6 per cento), combustibili ed energia (-0,6 per cento, motivati dal fatto che nel 2009 l’inverno è stato più rigido), tempo libero e cultura (-0,7 per cento).

seguici su 👍