8 Novembre 2012
COLDIRETTI MARCHE: BUROCRAZIA SOTTRAE ALLE IMPRESE 100 GIORNI DI LAVORO, DOMANI 9/11 INCONTRO CON IL VICEPRESIDENTE PETRINI

La burocrazia “ruba” ogni anno alle imprese agricole ben 100 giorni di lavoro, spesso per adempimenti inutili. A denunciarlo è la Coldiretti Marche che domani, venerdì 9 novembre, incontrerà il vicepresidente della Regione, Paolo Petrini, sul tema della semplificazione. L’appuntamento è per le ore 10 nella sede di via Achille Grandi 48/e, in zona Baraccola, ad Ancona. Secondo l’analisi di Coldiretti, ogni imprenditore impiega almeno 2 ore al giorno per adempiere ai vari obblighi di legge. In tutto la burocrazia prende, infatti, oltre il 20 per cento del tempo lavoro in azienda e non è un caso se il 45 per cento delle imprese  considera la burocrazia il principale ostacolo allo sviluppo. Un problema che, secondo Coldiretti, può essere risolto attraverso il riconoscimento del ruolo sussidiario dei centri di assistenza agricola. Ma si potrebbe pensare anche ad un sistema di procedure di gestione del Piano di sviluppo rurale, dal bando sino all’erogazione dei contributi e controlli, standardizzato a livello nazionale e certificato da un soggetto terzo. Sussidiarietà e semplificazione sono, del resto, due elementi cardine per il progetto di filiera agricola italiana firmata dagli agricoltori. La Regione Marche si è già mossa in tale direzione con una delibera dello scorso anno ma ora il percorso va portato a termine. Ma l’incontro tra il consiglio della Coldiretti e il vicepresidente Petrini sarà anche l’occasione per analizzare alcune questioni chiave per il futuro dell’agricoltura regionale, dal problema dell’accesso al credito da parte delle imprese a quello di sviluppo più sostenibile delle energie rinnovabili (biogas e fotovoltaico in testa), passando per il problema della gestione delle risorse idriche.

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