8 Marzo 2011
COLDIRETTI MARCHE, L’ALLUVIONE VA GESTITA DALLA PROTEZIONE CIVILE

L’alluvione che ha colpito le Marche deve essere gestita dalla Protezione Civile così da assicurare l’effettiva disponibilità delle risorse necessarie e una più rapida risoluzione dei problemi. E’ la proposta emersa dall’incontro organizzato dalla Coldiretti Marche ad Ancona per discutere della nuova Politica agricola comune, anche in merito a una maggiore difesa del dissesto idrogeologico. Il modello potrebbe essere quello adottato in occasione della calamità che colpì il comune di Osimo qualche anno fa, mentre se si dovessero seguire le strade consuete ci sarebbe il rischio che alla fine i fondi coprano non più del 7 per cento delle effettive richieste, come accaduto sino ad oggi in situazioni analoghe. “Ma più in generale per una nuova politica di prevenzione e non di gestione delle emergenze occorre che la nuova Politica agricola comune, nei suoi due pilastri, riconosca il ruolo economico e ambientale degli agricoltori – ha sottolineato il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi – che hanno oggi le carte in regola per contribuire a prevenire i disastri e garantire alla collettività un ambiente bello, pulito e percorribile”. Luzi ha anche ribadito la richiesta di costituire un Osservatorio regionale capace di coinvolgere tutti gli enti preposti alla difesa del territorio ma anche di poter decidere di intervenire laddove necessario, commissariando chi, Province in primis, non assolve ai propri compiti. Ad aggravare gli effetti dell’alluvione ha contribuito, infatti, la scarsa manutenzione dei fossi pubblici. All’incontro hanno preso parte anche Pietro Sandali, Capo Area Economica Coldiretti, il direttore di Coldiretti Marche Alberto Bertinelli, Franco Sotte, professore di Economia agraria dell’Università Politecnica delle Marche, i dirigenti della Regione Lorenzo Bisogni e Cristina Martellini.  

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