31 Ottobre 2012
COLDIRETTI MARCHE, SUI CINGHIALI REGOLAMENTO TRUFFA PER NON PAGARE I DANNI ALLE AZIENDE

Quello presentato dalla Giunta regionale Marche è un regolamento truffa che rende sempre più difficile il pagamento dei risarcimenti, peraltro ancora inadeguati rispetto al valore delle produzioni distrutte. E’ l’accusa lanciata da Coldiretti Marche dopo l‘audizione in III Commissione del Consiglio regionale per la presentazione del nuovo documento sul problema degli animali selvatici. Il nuovo regolamento dovrebbe semplificare il pagamento dei danni agli agricoltori ma l’attuale versione va in direzione opposta. Vedersi riconoscere il risarcimento viene reso, di fatto, sempre più difficile, mentre vengono addirittura esclusi gli allevamenti e altre tipologie di imprese. Alle stesse aziende vengono, inoltre, addebitati i costi della prevenzione, con il risultato di dover pagare due volte per il danno. Oltre a ciò, viene di fatto bloccata la possibilità di avvalersi di un perito di parte e potersi rivalere sulla pubblica amministrazione. Senza dimenticare il fatto che scompare qualsiasi ipotesi di razionalizzazione burocratica della gestione dei danni. “Vista la totale incapacità di risolvere il problema dei danni causati dagli animali selvatici la politica ha trovato la soluzione di farli scomparire semplicemente rendendo più difficile per gli agricoltori la possibilità di farseli riconoscere – denuncia Coldiretti -, come del resto aveva già fatto per gli incidenti stradali provocati dai cinghiali. Ci auguriamo che la Commissione abbia recepito le nostre osservazioni e intervenga presso i servizi competenti per riscrivere il provvedimento”. Tra incidenti stradali e danni nei campi, i selvatici costano oggi ai cittadini marchigiani ben 4,5 milioni di euro all’anno. Ai 2,4 milioni di euro di danni provocati nelle campagne si aggiungono quelli registrati nelle aree protette e nelle oasi, con il conto stimato che arriva a 3 milioni. Senza considerare la perdita di quote di mercato.

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