18 Giugno 2013
COLDIRETTI MARCHE: UN GIORNO DI LAVORO SU TRE IN CAMPAGNA SE NE VA IN BUROCRAZIA, SERVE SEMPLIFICAZIONE

Un giorno di lavoro su tre in campagna se ne va in burocrazia, “rubato” all’attività di impresa mentre potrebbe essere utilizzato per l’innovazione e la ricerca di nuovi mercati, in un difficile momento di crisi. Un denunciarlo è stata la Coldiretti Marche nel corso dell’incontro con il neoassessore alle Politiche agricole e Ambiente, Maura Malaspina, nella sede della Baraccola, ad Ancona. Il presidente regionale, Giannalberto Luzi, ha chiesto all’esponente della giunta Spacca un impegno per dimezzare il tempo perso dalle imprese, attraverso la riduzione del carico burocratico e l’affidamento di alcuni servizi oggi assolti dalla pubblica amministrazione ai Centri di assistenza agricola (i cosiddetti SuperCaa), applicando la regola del silenzio-assenso a tutta una serie di pratiche. Ma occorre anche avviare il confronto sul nuovo Piano di sviluppo rurale, che nella nostra regione dovrebbe attivare investimenti per circa un miliardo di euro, tra investimenti pubblici e privati. La dotazione esatta per le Marche verrà decisa dal confronto in corso a Bruxelles sulla Politica agricola comune ma l’impressione è che i fondi a disposizione potrebbero restare sui livelli dello scorso anno, se non aumentare. L’obiettivo, secondo Coldiretti, è che le risorse a disposizione vengano utilizzate per le vere imprese agricole, premiando chi lavora e vive di agricoltura, favorendo la competitività, l’innovazione e la filiera corta, che contribuisce allo sviluppo economico locale, promuove rapporti socio-territoriali tra produttori e consumatori, crea valore aggiunto alle aziende. Serve inoltre attivare un tavolo di confronto tra Regione, istituti di credito e confidi per garantire le necessarie linee di finanziamento. E risolvere l'annoso problema dei danni causati dagli animali selvatici.

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