22 Marzo 2011
COLDIRETTI MARCHE: UN LITRO D’ACQUA SU 3 SI PERDE NELLA RETE, SERVE UNA NUOVA POLITICA DI GESTIONE

Se nelle Marche un litro d’acqua su tre si perde nella rete occorre mettere in campo una nuova politica di gestione della risorsa idrica. Ad affermarlo è la Coldiretti Marche in occasione della Giornata mondiale dell’acqua. Sulla base dei dati Istat, dei 158 milioni metri cubi di acqua immessa in rete nella nostra regione solo 118 milioni arrivano a destinazione, mentre il restante 35 per cento si spreca a causa delle perdite, oltre che della necessità di garantire un afflusso continuo. Il problema della necessità di un uso più razionale dell’acqua è particolarmente sentito dalle imprese agricolo che negli ultimi anni hanno portato avanti uno sforzo considerevole, come dimostra l’aumento del 115 per cento della superficie agricola con impianti di microirrigazione a goccia nel giro di due anni. “Ma nella nostra regione serve più in generale una nuova politica di gestione della risorsa idrica che parta dalla realizzazione di una rete di piccoli invasi – sottolinea il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi -. In questo modo sarà possibile imbrigliare anche l’acqua piovana e utilizzarla quando serve. Oltre a ciò, serve un maggiore coinvolgimento dell’agricoltura nella gestione del territorio e nella pianificazione urbanistica, come abbiamo chiesto dopo i tragici eventi dell’ultima alluvione”. La cattiva gestione dei fossi ha, infatti, contribuito ad aggravare i danni causati dalla pioggia caduta, con l’esondazione dei corsi d’acqua. Proprio in questi giorni, tra l’altro, si sta tornando a parlare di una legge regionale di revisione del sistema della bonifica, una tematica di particolare interesse non solo per il settore agricolo, ma per l’intera comunità vista l’importanza che dovrebbe avere il ruolo dei Consorzi nella regimazione delle acque e nella manutenzione del territorio.

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