Creare una “doc” per le vongole marchigiane del Pesarese, dell’Anconetano, del Fermano e dell’Ascolano, dare vita a un circuito di ristoranti a km zero dove il pesce servito sia tracciato e certificato con menu in abbinamento ai prodotti agricoli del territorio, promuovere l’ospitalità nei porti, con “bed and breakfast” nelle famiglie di pescatori. Sono alcune delle proposte avanzate da ImpresaPesca Coldiretti dopo la sottoscrizione dei “Gruppi di Azione Costiera” Marche Nord, sancita oggi a Pesaro, e Marche Sud, varato ieri a San Benedetto del Tronto, assieme ed enti locali e associazioni di pescatori, ambientaliste e di categoria. I Gac sono soggetti previsti dall’Unione Europea che erogherà 1,9 milioni di euro per le Marche, attraverso il Fondo Europeo della Pesca (Fep), per garantire la sostenibilità delle aree costiere. “Un’occasione importante per promuovere azioni per il rilancio del settore ittico – spiega Tonino Giardini, presidente di ImpresaPesca Coldiretti – che in un paio di anni ha perso il 14 per cento del valore e il 26 per cento della produzione”.
Una delle proposte riguarda la creazione di vongole marchigiane certificate attraverso il riconoscimento della Indicazione geografica protetta (Igp). Ma anche sul fronte della ristorazione c’è da lavorare. “Se è vero che per la vendita sul pesce vige l’obbligo dell’etichetta d’origine, al ristorante invece la provenienza di quanto si porta in tavola non deve essere indicata – spiega il presidente di ImpresaPesca Coldiretti -. Da qui la nostra idea di certificare i ristoranti a km 0 con menù di pesce marchigiano tracciato abbinato a prodotti agricoli del territorio”. Si pensa, in particolare, a valorizzare il pesce cosiddetto povero con piatti della tradizione come brodetto e zuppe. Sul fronte turistico si punta a realizzare un circuito di ospitalità nelle aree portuali in B&B (bed and breakfast) presso le famiglie dei pescatori (ittioturismo). Il tutto abbinate a una serie di iniziative promozionali ed eventi di degustazione nelle stesse zone di mare. Perplessità, invece, sull’area marina protetta del Piceno. “Così come è stata congegnata è solo una zona dove i pescatori, in particolare quelli dediti alla pesca delle vongole, non possono operare – sottolinea Giardini – ma si lasciano liberi gli operatori di spiaggia di agire senza vincoli mentre non c’è alcun controllo neppure sulla qualità delle acque dei fiumi che finiscono in mare. Che senso ha?”.
LA PESCA NELLE MARCHE
Produzione
25.000 tonnellate (- 26 per cento rispetto al 2007)
Ricavi
115 milioni di euro (-14 per cento rispetto al 2007)
Battelli
885 (- 3 per cento rispetto al 2007)
Spesa delle famiglie marchigiane per il pesce:
302 milioni di euro
Fonte: Elaborazione IMPRESAPESCA Coldiretti su dati Irepa, Istat, Mipaaf
LA TOP TEN DELLA PRODUZIONE DI PESCE MARCHIGIANO PER SPECIE
Specie Tonnellate
1 Vongole 7.256
2 Acciughe 4.185
3 Nasello 1.475
4 Pannocchie 1.438
5 Triglie 1.261
6 Seppia 1.078
7 Sardine 869
8 Lumachini 676
9 Totani 614
10 Murici 595
Fonte: Elaborazione IMPRESAPESCA Coldiretti su dati Irepa, Istat
LA TOP TEN DELLA PRODUZIONE DI PESCE MARCHIGIANO PER VALORE
Specie Ricavi in euro
Vongole 20.250.000
Pannocchie 10.637.000
Scampi 10.581.000
Sogliola 10.450.000
Nasello 9.911.000
Seppia 7.716.000
Acciughe 6.435.000
Triglie 5.792.000
Lumachini 4.730.000
Rana Pescatrice 3.258.000
Fonte: Elaborazione IMPRESAPESCA Coldiretti su dati Irepa, Istat
I PESCI PIU’ IMPORTATI DALL’ESTERO
Specie % su totale import
1 Gamberetti 44 per cento
2 Salmoni 16 per cento
3 Seppie 15 per cento
4 Altri 25 per cento
Fonte: Elaborazione IMPRESAPESCA Coldiretti su dati Istat
21 Dicembre 2010
IMPRESAPESCA COLDIRETTI,VONGOLE “DOC”, RISTORANTI A KM ZERO e B&B NEI PORTI PER RILANCIARE IL PESCE MARCHIGIANO