7 Aprile 2011
VINITALY: COLDIRETTI, STORICO RECORD PER IL VINO MARCHIGIANO ALL’ESTERO: 41,3 MLN (+13%)

Storico record per il vino marchigiano all’estero che raggiunge quota 41,3 milioni di euro, con un aumento del 13 per cento rispetto allo scorso anno. Ad annunciarlo è la Coldiretti Marche in occasione della giornata inaugurale del Vinitaly, il più importante appuntamento del settore apertosi a Verona e al quale partecipano 129 aziende della nostra regione. Secondo gli ultimi dati Istat sul commercio con l’estero nel 2010, il vino made in Marche ha oltrepassato per la prima volta quota 40 milioni, concludendo l’anno con la ragguardevole cifra di 41.319.000 di euro, il 13 per cento in più rispetto ai 36.634.000 di euro del 2009. In pratica le esportazioni vitivinicole rappresentano un sesto dell’intero settore agroalimentare, oltre che la voce più importante. Il tutto mentre per la prima volta nella storia le esportazioni di vino a livello nazionale hanno sorpassato in valore i consumi nazionali, secondo una ricerca presentata da Coldiretti.  In pratica si spende per il vino più all’estero che nel nostro paese. “Il settore vitivinicolo è un po’ la vetrina non solo della nostra agricoltura ma dell’intero territorio sui mercati di tutto il mondo – sottolinea Giannalberto Luzi, presidente di Coldiretti Marche –, oltre a rappresentare un volano di sviluppo, anche dal punto di vista occupazionale”. “Occorre ora consolidare i primati ottenuti nell’export sul nostro territorio dando risposte alle esigenze dei produttori – aggiunge il direttore di Coldiretti Marche, Angelo Corsetti -. e sfruttando le opportunità create con il progetto di filiera agricola tutta italiana, soprattutto dal punto di vista della vendita diretta”. Secondo una ricerca presentata da Coldiretti al Vinitaly, per ogni grappolo di uva raccolta si attivano ben diciotto settori di lavoro dall’industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per tappi, continuando con trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica, bioenergie, ecc. Ma il vino è anche il settore dove sono stati utilizzati il maggior numero di voucher o buoni lavoro tra le diverse attività agricole ed extragricole. Un contributo alla trasparenza e alla eticità del lavoro che, secondo Coldiretti Marche, ha certamente sostenuto la crescita dell’occupazione nelle campagne. 

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